Giovanni Fattori nello studio
- Data: 1905 circa
- Materia e tecnica: olio su tela
- Misure: cm 75x55
- Acquisizione: lascito testamentario di Giovanni Malesci, 1967
- Inventario: 1957/1581; 1991/1197
L'artista e l'opera
Quando il pittore Giovanni Malesci, nato a Vespignano, vicino Vicchio nel Mugello (Firenze), dipinge quest’opera non datata ha circa 21 anni e solo 2 anni prima è entrato come allievo nello studio di Giovanni Fattori a Firenze. Grazie a lui inizia a dipingere paesaggi all’aperto e ritratti fedeli alle caratteristiche fisiche del soggetto e attenti agli aspetti psicologici, come questo dedicato al Maestro o il Ritratto del pittore Giulio Cesare Vinzio (1937), pure allievo di Fattori, posseduto da questo Museo ma andato distrutto durante la II Guerra mondiale.
L'opera
Fattori è ritratto ottantenne, con capelli e baffi grigi, assorto mentre dipinge nel suo studio una tela con tavolozza e pennelli in mano, cappa da pittore e cappello. Sulla parete alle sue spalle sono appese alcune opere in cornice, mentre su un’alta base è poggiato un piccolo ritratto in gesso fattogli da Valmore Gemignani, modellino della sua statua in bronzo che sarà inaugurata nel 1925 a Livorno. Il soggetto è reso con rapide pennellate, corpose per i grumi di colore sulla tavolozza, e attenzione per la luce, che illumina il volto sottolineandone i tratti somatici.
L'opera e il Museo
Il dipinto è rimasto a lungo di proprietà di Giovanni Malesci, che lo ha destinato nel 1967, per lascito testamentario, al Museo civico di Livorno. Circa un anno dopo la morte del pittore il 12 settembre 1969, nell’agosto 1970 la sua seconda moglie, Anna Allegranza, lo ha quindi donato insieme ad altri oggetti di Giovanni Fattori, come il cavalletto e il torchio per acqueforti, custoditi da Malesci fin dalla scomparsa del Maestro nel 1908.
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