Hurrah ai valorosi (Guerra del 1866)
o Dopo la battaglia o Cavalleria dopo la battaglia
- Data: 1907
- Materia e tecnica: olio su tela
- Misure: cm 115x180
- Firma e scritte: firma e data in basso a destra “Gio Fattori 1907”
- Acquisizione: acquisto da Giovanni Malesci, 1908
- Inventario: 1991/1028
L'artista e l'opera
Nel 1907 il pittore livornese Giovanni Fattori ha 82 anni. A partire dal primo grande quadro a soggetto militare contemporaneo, Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta (1862, Firenze, Galleria d’Arte Moderna), aveva dedicato numerose opere a questo tema. Con Hurrah ai valorosi (Guerra del 1866), presentato con questo titolo alla Biennale di Venezia del 1907, torna su una scena corale, caricandola di un forte senso di amarezza e impoverendo drasticamente le stesure di colore. L’opera viene esposta nelle mostre per il centenario della nascita di Fattori del 1925 a Livorno e Firenze con il titolo Cavalleria dopo la battaglia.
L'opera
Con un linguaggio innovativo per scelte pittoriche (colori magri e velati, dai quali traspaiono i segni grafici sottostanti) e composizione (cavalli tagliati in primo piano), Fattori rappresenta dopo 40 anni un episodio della III Guerra d’Indipendenza, durante la quale l’esercito italiano ha subito gravi sconfitte dagli austriaci. Al centro della tela, un gruppo di soldati a cavallo ritorna, dopo la fine della battaglia, nelle retrovie: le espressioni sono cupe, gli sguardi bassi, le spalle curve, alcuni recano i segni delle ferite. Sono i vinti, di cui Fattori salva la dignità, circondandoli di compagni che li accolgono festosi.
L'opera e il Museo
Dopo la scomparsa di Fattori il 30 agosto 1908, il dipinto è ereditato dal suo allievo Giovanni Malesci che pochi mesi dopo lo vende al Comune di Livorno, interessato a creare nel Museo civico un nucleo rappresentativo di dipinti, disegni e incisioni del Maestro.
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