Ritratto di Yorick
- Data: 1889
- Materia e tecnica: olio su tela
- Misure: cm 199x138
- Firma e scritte: dedica, data e firma in basso a destra “all’amico Yorick – Genn° 89 / V. Corcos”; scritta a metà altezza a destra “Se l’uomo qui dipinto al naturale / Non è giovin, grazioso ed alto e snello, / se ne accusi il pennello: / Non ci ha colpa, per Dio, l’originale”
- Acquisizione: donazione da Mario Coccoluto Ferrigni, 1935
- Inventario: 1957/813; 1991/1082
L'artista e l'opera
Quando il pittore livornese Vittorio Corcos realizza quest’opera ha 30 anni, da 3 ha lasciato Parigi e vive con la famiglia a Firenze, dove continua a dipingere principalmente ritratti. Si integra bene nella società culturale fiorentina, stringe rapporti con artisti, intellettuali e scrittori. In questo ambiente si rinforza l’amicizia col livornese Pietro Coccoluto Ferrigni (Livorno 1836-Firenze 1895), noto con lo pseudonimo di “Yorick figlio di Yorick” (ispirato allo scrittore britannico Laurence Stern, che si firmava Yorick), brillante scrittore, avvocato, giornalista e critico, a cui quest’opera è dedicata.
L'opera
In una strada semplice, che costeggia un palazzo dal muro sporco, cammina con disinvoltura e sicurezza Yorick, di profilo, lo sguardo in avanti, una mano in tasca mentre l’altra regge una sigaretta. Sul muro, a sinistra, alcuni disegni infantili – che in quegli anni godevano di interesse, come dimostra la conferenza di Corrado Ricci su L’arte dei bambini del 1885 e il suo successivo volume del 1887 – firmati Ada, la figliastra di Corcos; a destra versi dettati dallo stesso Yorick (che con ironia addebitano le sembianze del soggetto alla scarsa bravura del pittore). Non il classico ritratto ufficiale quindi, ma un’istantanea tracciata con pennellate piuttosto larghe e veloci ma con cura per i dettagli, in cui prevale l’ironia, una delle doti di Yorick.
L'opera e il Museo
L’opera è stata realizzata per Pietro Coccoluto Ferrigni, come denota anche l’affettuosa dedica in basso a destra «all’amico Yorik – Genn° 89 V. Corcos». Nel 1935 suo figlio Mario Coccoluto Ferrigni la dona al Comune.
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