Stradina toscana
- Data: 1898?
- Materia e tecnica: olio su cartone
- Misure: cm 21x37
- Acquisizione: acquisto da Aristide Sommati, 1953
- Inventario: 1957/489; 1991/1100
L'artista e l'opera
Questo piccolo paesaggio è tradizionalmente assegnato dalla critica al pittore livornese Amedeo Modigliani e datato al 1898, quando aveva 14 anni ed era appena entrato nella scuola del pittore Gugliemo Micheli, erede della tradizione di Giovanni Fattori di cui era stato allievo. Gli insegnamenti di Micheli prevedevano un grande esercizio nel disegno, la pratica della pittura all’aria aperta, l’attenta analisi di volumi e vuoti e l’armonia dei rapporti fra di essi, l’osservazione della luce e l’uso corretto dei toni, aspetti rintracciabili anche in quest’opera.
L'opera
Con rapidi colpi di pennello e punteggiature di colori che cercano gli effetti del variare della luce, è sinteticamente descritto uno scorcio della campagna livornese, forse nella zona di Salviano, come ricorda Llewelyn Lloyd, altro allievo di Micheli. Una strada chiara, fortemente scorciata, tanto da perdersi nel punto di fuga centrale, è affiancata a sinistra da una casa dai volumi appena accennati, a destra da un albero reso con una “macchia” di verde scuro, unico elemento verticale della scena; oltre la campagna e le colline retrostanti è un cielo nuvoloso schiarito da tocchi rosa del tramonto.
L'opera e il Museo
L’opera era inizialmente di proprietà di Aristide Sommati (1881-1970?), di qualche anno più grande di Modigliani e frequentatore anch’esso della scuola di Guglielmo Micheli, nonché delle sedute di pittura all’aperto, dove i due giovani pittori si erano conosciuti e avevano stretto amicizia. Nel marzo 1953, a conclusione di una procedura avviata nel dicembre precedente, il piccolo dipinto è stato da questi venduto per 600.000 lire al Comune di Livorno per destinarlo al Museo civico.
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