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“All’imbrunire”: inaugurate le opere di Alfredo Pirri al Museo della Città

All’imbrunire si accendono le luci della città.
Con le altre, un lampione fra le due ali del Museo della Città di Livorno.
Una luce di poco differente che proviene da un globo grande e variopinto posto in cima a un candelabro di cemento e metallo, al centro di giovani piante di bambù che cresceranno fino a diventare un bosco, un edificio verde, un innesto naturale dentro un organismo vivente cittadino. Un luogo dove incontrarsi o stare soli.

E’ con queste parole che l’artista Alfredo Pirri, tra i più interessanti protagonisti della scena artistica contemporanea, ha donato alla città di Livorno All’Imbrunire, una installazione site specific per la corte esterna del Museo della Città: un bambuseto, piantato con la consulenza di Paola Spinelli botanica del Garden Club di Livoro, all’interno del quale sorge uno dei vecchi lampioni della Terrazza Mascagni, il cui globo è stato decorato dallo stesso Pirri. Il progetto, curato da Paola Tognon, direttrice dei musei civici di Livorno, corrisponde all’esigenza di coniugare qualità visiva e poetica, decoro e contesto, equilibrio e misura in uno spazio urbano, nel cuore dell’antico quartiere de La Venezia, posto tra i Bottini dell’Olio e il Luogo Pio.
L’installazione All’Imbrunire è stata inaugurata sabato 6 aprile alla presenza dell’artista Alfredo Pirri che ha partecipato al talk pubblico (della serie incontri e confronti organizzati all’interno del Museo), un’occasione di dialogo sull’arte in modo libero e diretto.
Contestualmente all’installazione All’Imbrunire sono stati presentati anche 33 disegni preparatori al progetto “Progetti per All’imbrunire” (esposti nello spazio Lanterna del Museo) ed una grande scultura , White Cube (2006) gentilmente concessa dall’artista .

Con l’ installazione site specific All’Imbrunire per la corte del Museo della città l’artista Pirri somma due riflessioni e necessità: dare forma ordinata al terreno al centro dei due edifici che costituiscono il complesso museale e caratterizzare l’intervento con una sensibilità altra da quella di un’opera monumentale in senso tradizionale.
Il progetto ha previsto la piantumazione di un bambuseto, un bosco di bambù, piante erbacee perenni appartenenti alla famiglia delle Poaceae (Phyllostachys nigra boryana) al cui centro è posizionato un lampione elaborato dall’artista. Il bambù, la cui crescita a circa 10 metri avviene in un periodo compreso da uno a due anni, creerà una sorta di bosco regolare nel quale potersi addentrare e raggiungere l’isola centrale illuminata.
Secondo la logica che caratterizza gran parte della ricerca di Alfredo Pirri, spesso condivisa con studiosi di altre discipline, anche in quest’opera l’unità dei suoi componenti fondamentali prefigura per la comunità livornese una relazione tra passato e futuro: il recupero e la trasformazione plastica e cromatica di un candelabro della Terrazza Mascagni e, con il colore, la luce e il bambù, la creazione di una scultura vegetale capace di trasparenza tra le architetture, penetrabile dalle persone, dal vento e dalla luce.
Uno spazio in progress dedicato alla riflessione e all’incontro.
Nello Spazio Lanterna, utilizzato per la prima volta dall’apertura del Museo, l’installazione è accompagnata da 33 disegni preparatori che Alfredo Pirri ha realizzato sul suo taccuino e trasposto poi su carta cotone. Accanto ai disegni una grande scultura, White Cube, 2006 che, attraverso forme tridimensionali e colore, restituisce la ricerca plastica e luminosa di Alfredo Pirri.
Nella volontà dell’artista lo spazio pubblico che precede quello museale e della biblioteca Labronica (Spazio Lanterna perché molto luminoso di giorno, acceso e visibile di notte) diventa così luogo di relazione e visione tra esterno ed interno e di libero incontro.
Sabato 6 aprile 2019 alle ore 18 in occasione dell’inaugurazione, l’artista sarà al Museo per partecipare al talk che prosegue la serie di incontri e confronti, giunta ora al quarto appuntamento, e presentare al pubblico il suo site specific che, fino al 29 settembre 2019, aggiunge altri tre inciampi agli spazi museali e arricchisce le collezioni con una nuova importante donazione.

SCHEDA del progetto
All’imbrunire di Alfredo Pirri

Artista: Alfredo Pirri
Titolo del progetto site specific: All’imbrunire, 2019
A cura di: Paola Tognon
Luogo: Corte e Spazio Lanterna del Museo della Città – Luogo Pio Arte Contemporanea, Livorno
Team di progetto Antonio Bertelli, Laura Dinelli, Melania Lessi, Paola Spinelli, Ufficio Musei e Cultura, Ufficio Gestione e Manutenzione Verde, Ufficio Illuminazione Pubblica, Livorno.
Comune di Livorno, Assessorato alla Cultura, Assessorato all’Urbanistica, Musei Civici di Livorno

Si ringraziano per il sostegno e la consulenza Garden Club per Harborea; Adolfo Di Gabbia, Livorno; Co.Ge.Ser, Pisa; Lucarelli Piante, Perignano; Lumar, Livorno; Galleria Eduardo Secci, Firenze; ASA SpA, Livorno
Le opere All’imbrunire 2019 e Progetti per All’imbrunire, 2018-19 sono donati dall’artista per le Collezioni dei Musei civici di Livorno

Note sull’artista
Alfredo Pirri (Cosenza, 1957) vive e lavora a Roma ed è uno dei più riconosciuti artisti italiani. Il suo lavoro che intreccia pittura, scultura, architettura e installazione, s’impone all’attenzione del pubblico internazionale fin dalla metà degli Anni ’80. Partecipa a numerose manifestazioni internazionali, le sue opere sono presenti in importanti collezioni museali.
Docente all’Accademia dell’Aquila, Advisor in Visual Art per l’American Academy in Rome, è scelto da AMACI nel 2015 come artista guida della giornata del contemporaneo, nel 2019 partecipa con un progetto artistico a Matera Capitale Europea della Cultura.
La materia, la luce, lo spazio e il colore sono i principali strumenti della sua poetica, che vede l’utilizzo della pittura come veicolo di luce e della luce come elemento architettonico e spaziale. Nel confronto armonico con l’architettura e lo spazio urbano Pirri tende costantemente alla costruzione di un luogo archetipale, spazio abitabile e allo stesso tempo dedicato alla funzione pubblica.

Note sul bambù
I bambù sono erbacee perenni appartenenti alla famiglia delle Poaceae. Phyllostachys nigra boryana è la specie individuata come più idonea per la realizzazione di questa opera e per il contesto in cui il bambuseto crescerà. Si tratta di una grande pianta, sempreverde, elegante e flessuosa i cui culmi – verdi con macchie marroni e viola, da cui anche il nome Bambù pelle di serpente – raggiungono i dieci metri. Le foglie, verdi, strette e appuntite, rimangono vitali per un paio di anni; le radici sono di tipo rizomatoso e di vasta portata: scorrendo sotto la superficie del terreno creano un collegamento vitale fra le canne, dando origine ad un unicum in continua evoluzione. Costruire una scultura naturale con il bambù, che si connette nel sottosuolo per offrire in superficie una sorta di bosco plurimo in continua crescita e trasformazione, in grado di sopravvivere senza cure speciali, di restituire grandi quantità di ossigeno per via dell’elevata efficienza fotosintetica, utilizzabile in ogni sua parte – i germogli come cibo per intere comunità e le canne come materiali solidissimi per costruzioni naturali -, rappresenta per Alfredo Pirri la metafora di una comunità .

Lista delle opere esposte
inciampo 02
All’imbrunire, 2019
Bambù, lampione in cemento e metallo, sfera in metacrilato colorato in pasta
installazione site specific  per la Corte dei Bottini dell’Olio
Collezione Musei civici, Livorno

inciampo 03
Per il progetto All’imbrunire, 2018/2019
cartella composta da 33 disegni realizzati dall’artista su taccuino con inchiostro di china e acquarelli, riprodotti su carta Hahnemuhle, con procedimento scelto dell’artista
Cartella firmata, esemplare unico
Collezione Musei civici, Livorno

inciampo 04
White Cube, 2006
metacrilato bianco e resina
Courtesy dell’artista

Note sulle attività nei Musei civici di Livorno
14 marzo – 29 settembre 2019
A cura di Paola Tognon

L’inciampo è qualcosa che succede in modo inaspettato, che interrompe il fluire quotidiano delle nostre azioni e dei nostri pensieri.
Nel Museo della Città – Luogo Pio Arte Contemporanea di Livorno gli inciampi sono progetti, opere e installazioni site specific di artisti contemporanei che frammentano la continuità delle collezioni sensibilizzando il nostro passo davanti a inedite risonanze e contrapposizioni. L’inciampo 01 è rappresentato dall’opera di Eva Frapiccini “Il Pensiero che diventa Azione avvelena l’Anima” esposto nella sezione pop art del Museo della Città-Luogo Pio Arte Contemporanea fino al 29 settembre prossimo

Incontri e confronti è una sequenza di talk e dibattiti nei Musei civici di Livorno con l’obiettivo di offrire occasioni di dialogo con artisti, autori e critici in modo libero e diretto.

 

 

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