Giorgio Cei

Livorno, 12 ottobre 1860 - Luogo e data di decesso sconosciuti

Le vicende biografiche di Cei non sono ancora del tutto ricostruite. Nasce a Livorno, presumibilmente da una famiglia povera. In tenera età è ospitato dal Ricovero di Mendicità, aperto nel 1861 in via dei Riseccoli, ora via Galileo Galilei, per aiutare gli indigenti e dal 1865 dotato di un asilo d’infanzia per i trovatelli. Qui riceve la prima formazione e il sostegno per frequentare l’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove è allievo del pittore Enrico Pollastrini, del quale esegue alla sua morte nel 1876 un ritratto a matita, poi donato al Comune.

Cei è noto soprattutto per i suoi ritratti di importanti personaggi della scena livornese. Del 1876 circa è quello di Federigo de Larderel, qui esposto, mentre dal 1878 al 1885 dipinge per il Ricovero di Mendicità una serie di 4 ritratti per la Sala dei Benefattori, ideata nel 1878, ma aperta nel 1905. Tra questi, tutti confluiti nelle raccolte del Museo, sono il Ritratto di Giovanni Ciuffardi (1878), primo ad essere realizzato, e quello di Luca e Matteo Schilizzi (1883 circa), ultimo.

Nei ritratti l’ambiente è appena suggerito con la presenza di pochi elementi (un tavolo, una poltrona); lo stile, semplice e pulito, risente degli insegnamenti accademici, con pennellate generalmente minute che ricostruiscono le figure con grande cura per i dettagli, che si sfrangiano e muovono soltanto nel ritratto degli Schilizzi e nello sfondo del Ritratto di Federigo de Larderel.

Non è attualmente nota la data di morte dell’artista.

Le opere nella selezione Catalogo

Giorgio Cei

Ritratto di Federigo de Larderel

1876 circa

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