Il fabbro
o Il fabbroferraio
- Data: 1900?
- Materia e tecnica: olio su tavola
- Misure: cm 22x14
- Firma e scritte: sigla in basso a destra “G.F.”
- Acquisizione: acquisto da Giovanni Malesci, 1908
- Inventario: 1957/3; 1991/1040
L'artista e l'opera
Il piccolo dipinto su tavoletta, non datato, è stata collocato dagli studiosi nell’ultima fase di attività del pittore livornese Giovanni Fattori, intorno al 1900 quando ha 75 anni. Affronta un tema non consueto nei suoi dipinti e avvicinabile soltanto alla tavoletta di questo Museo Operai maremmani sotto l’arco, che ricorda per misure, impostazione (con inquadratura ravvicinata), ambientazione (priva di riferimenti al paesaggio), stile (pennellata rapida e spezzata). In entrambi i casi i lavoratori sono rappresentati non nel pieno delle loro attività, come altre volte ha fatto l’artista per contadine e mandriani, ma in un momento di pausa.
L'opera
Lo spazio del dipinto è occupato pressoché interamente dall’arco buio di un’apertura, della quale Fattori ha rappresentato sulla destra la pesante porta in legno con cardini metallici. Al centro dell’arco è un uomo in piedi, le cui sembianze sono suggerite attraverso brevi colpi di colore che accennano i volumi del corpo sotto gli abiti da lavoro e i tratti somatici, senza definirli nei dettagli. L’uomo, un fabbro, è raffigurato accanto a un oggetto metallico mentre regge qualcosa nella mano sinistra. La pennellata veloce e sfrangiata lascia in alcuni punti trasparire il legno del supporto.
L'opera e il Museo
Con la morte di Giovanni Fattori il 30 agosto 1908, l’opera è ereditata dal suo allievo ed erede universale Giovanni Malesci, che poco dopo la vende al Comune di Livorno insieme a molti altri dipinti, disegni e acqueforti dell’artista.
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